Il cimitero Monumentale
Fu inaugurato nel 1866 su progetto dell’architetto Carlo Maciachini in uno stile che mescolava elementi gotici, romanici e bizantini. Vale la pena visitarlo anche solo per la bellezza delle statue che adornano le tombe di molti milanesi che qui sono seppelliti. Tra le tante statue ci sono la tomba di Isabella Airoldi Casati, moglie del conte Gian Luigi Casati, con una scultura che ritrae la donna sul letto mentre muore di parto; la tomba di Davide Campari, figlio del creatore della famosa bevanda alcolica omonima, con la rappresentazione dell’ultima cena; e l’edicola Bernocchi, ispirata alla Colonna Traiana. All’entrata del cimitero, invece, si trova un edificio inizialmente pensato come chiesa e diventato poi il Famedio (dal latino famae aedes, cioè “tempio della fama”), in cui sono seppelliti alcuni personaggi illustri, milanesi e non solo, tra cui Alessandro Manzoni, Carlo Cattaneo, Bruno Munari e Salvatore Quasimodo.